Marino-Caudo: La città che cura

 

Roma 13 giugno 2021. Accolto con un lunghissimo applauso, il primo intervento politico di Ignazio Marino dopo oltre 5 anni dalla decadenza della sua giunta è per sostenere Giovanni Caudo. L’attuale presidente del III municipio apre l’incontro presentando alcuni dei suoi collaboratori e stigmatizzando come la classe dirigente qualificata, capace, giovane e motivata che potrebbe dare una svolta per cambiare, come accadeva nei 15 municipi ai tempi della giunta Marino, spesso non trovi lo spazio che meriterebbe e che consentirebbe di innovare radicalmente l’amministrazione.

Grande sintonia tra il candidato alle primarie e l’ex-sindaco: la politica intesa come servizio alla collettività e non come esercizio di potere, l’attenzione alle fasce più deboli della popolazione e allo stesso tempo l’ambizione di proiettare Roma nella dimensione internazionale che le compete collocandosi in posizioni di avanguardia su ambiente, vivibilità, cultura, innovazione tecnologica, trasformazione urbana. Tanti i temi affrontati, ma per tutti si applica la considerazione di Giovanni Caudo quando dice che a Roma c’è uno schema politico che non consente di fare le cose normali, che si fanno in altre città italiane senza bisogno di andare a prendere esempio a Copenaghen. “Se si cambia lo schema politico si possono fare anche cose normali, in una città con un potenziale enorme. …. Noi le cose da fare le sappiamo: bisogna costruire le condizioni politiche perché quelle cose possano essere fatte”.

Per questo è importante andare a votare alle primarie e cogliere la opportunità di scegliere il candidato sindaco di Roma per la coalizione di centrosinistra.

 

 

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