I rifuti, da problema a risorsa

 

Smettiamo di chiederci dove buttarli, iniziamo a chiederci cosa farne e come valorizzarli.

Roma è una città che produce una grande quantità di rifuti (1 milione 700 mila tonnellate ogni anno), ma non sa come smaltirli. I costi di smaltimento si trasferiscono sulle tariffe pagate dai cittadini, fra le più alte d’Italia, a fronte di un servizio pessimo. Ogni giorno a Roma diamo da mangiare a 144.000 bambine e bambini delle scuole d’infanzia statali e comunali. In un anno sono circa 13 milioni di pasti, che si traducono in una montagna di rifuti organici. Trattarli con le tecniche di compostaggio per trasformarli e aumentare così la differenziata eviterebbe di inviarli in giro per l’Italia. Risparmiando quasi 500,00 euro a tonnellata.

Offrire ai cittadini un servizio effciente, risparmiare risorse e attivare forme di economia circolare che possono dare lavoro grazie a nuova grande multiutility industriale pubblica che unisca Ama (al 100% del Comune di Roma), Acea (al 51% del Comune di Roma) e collabori con altri soggetti industriali, per:

  • mettere a disposizione tutti gli impianti di trattamento necessari
  • offrire servizi a Roma e a territori e regioni vicine
  • moltiplicare almeno per 5 il volume economico
  • aumentare le occasioni di lavoro
  • migliorare la qualità del servizio e degli interventi complementari di rigenerazione del territorio.

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