Mercato di Valmelaina, Caudo: “Sindaca Raggi proceda con acquisizione al patrimonio pubblico”

“Tutto fermo da gennaio 2021. Nessuna risposta nonostante svariati solleciti. Area nel degrado.”

Roma, 11 maggio 2021 – “Il Comune di Roma proceda con l’acquisizione al patrimonio pubblico del terreno su cui sorge il mercato di Valmelaina. È il luogo più frequentato del Municipio. Migliaia di persone provenienti da tutto il settore nord di Roma lo affollano ogni giorno. Dopo il lavoro svolto con l’ex assessore Cafarotti, si è fermato tutto: sei mesi di rinvii e ritardi inaccettabili per i cittadini, per gli operatori e per gli uffici competenti. È una questione irrisolta da 22 anni ma eravamo a pochi metri dalla meta. Mi appello direttamente alla sindaca: non si può tornare indietro, all’oblio degli ultimi decenni. Si proceda con la stesura della delibera di acquisizione al patrimonio, come già concordato con l’allora assessore Cafarotti, e la si porti in Assemblea Capitolina per l’approvazione”. Così Giovanni caudo, presidente del III Municipio e candidato alle primarie del centrosinistra per Roma 2021, in una nota.

“Il problema – spiega Caudo – è che, formalmente, quell’area non è del Comune, non è pubblica. Come Municipio, quindi, non possiamo spendere un euro per la sua manutenzione, pulizia e riqualificazione come invece abbiamo fatto per tutti gli altri mercati del Municipio. Quel mercato è come se non esistesse. C ‘è ma non c’è. Dal 1998 – anno in cui il mercato fu spostato d’urgenza dalla vecchia sede a quella attuale di via Conti, nessuno ha proceduto ad acquisire l’area al patrimonio pubblico, area tuttora di proprietà dell’INPS”.

“Dopo 22 anni, il 23 gennaio del 2020, insieme all’allora assessore Cafarotti e all’assessora al Patrimonio Vivarelli, abbiamo individuato un percorso procedurale che ha individuato la modalità di acquisizione dell’area. Un percorso che prevedeva la dichiarazione di pubblico interesse del Municipio -cosa che il Consiglio Municipale ha provveduto a fare d’urgenza – la scrittura di una delibera da parte dell’assessore al patrimonio e dell’assessore allo sviluppo economico. Si tratta di una bozza di delibera che l’assessore Cafarotti aveva già predisposto e sulla quale aveva chiesto un parere anche al Segretariato. La riunione di lavoro per concludere e licenziare la delibera era stata fissata per il 28 gennaio 2021”.

“Da allora solo rinvii, lettere di sollecito (2 febbraio, 1 marzo) rimaste senza risposta, telefoni spenti e comunque nessuna risposta. Non si tratta di una delle tante questioni, è cruciale per i cittadini del Municipio III e non solo. Questo disinteresse non è tollerabile. In quell’area si accumulano una serie di problemi: gli operatori del mercato pagano il canone ma non ricevono alcun servizio dal Comune, mentre si accumulano i rifiuti che vengono ripuliti, quando possibile, grazie alla collaborazione dell’INPS che però, giustamente, vanta un contenzioso con il comune che usa quell’area da oltre 22 anni senza riconoscere alcunché, né un canone, né l’esproprio. Un luogo di degrado, una ferita aperta che in questi anni abbiamo cercato di risolvere lavorando sia nel quotidiano, con la collaborazione dei cittadini che abitano negli edifici adiacenti, con la grande disponibilità mostrata dal Presidente dell’AGS e degli operatori, sia con le forze dell’ordine che hanno fatto un lavoro encomiabile nel presidiare il territorio e contrastare lo smercio di roba spesso rubata. Ma, abbiamo lavorato soprattutto per risolvere strutturalmente la questione con l’acquisizione dell’area al patrimonio comunale che è l’atto necessario e indispensabile all’avvio di un vero progetto di riqualificazione del mercato più importante di Roma Nord. Sono passati quasi sei mesi da quel 28 gennaio e dall’appuntamento fissato con tutti gli uffici per ratificare la procedura e il contenuto della delibera”.

“Chiedo alla sindaca di intervenire e portare questa questione sotto la sua diretta responsabilità, siamo a pochi metri dalla soluzione di una questione annosa che non può aspettare oltre” conclude Caudo.

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